Carbone

I carboni fossili derivano da una lenta e parziale decomposizione di organismi vegetali in ambienti particolari, estremamente poveri di ossigeno o acidi, che non favoriscono l’azione respiratoria della catena di detrito, per cui il vegetale si trasforma in un materiale bruno o nero, facilmente infiammabile dopo essiccamento.

La quantità di carbone ancora presente sul pianeta, potrebbe essere sufficiente per fornire energia alle attività umane per un tempo di circa 300 anni, quindi potrebbe considerarsi ancora molto abbondante e al momento anche a basso costo.

L'aspetto peggiore dell'utilizzo di questa fonte energetica è l'elevato impatto ambientale, ciò a causa dei gas ricchi di solfati prodotti dalla sua combustione, responsabile delle piogge acide.

Il costo di questo idrocarburo è direttamente proporzionale al suo potere calorifero (quantità di calore sviluppato con la combustione da un kg di materiale).

Esistono diverse tipologie di carboni, che differiscono in base all’origine, età, densità, umidità, potere calorifero e prezzo. In scala crescente abbiamo:

-         Torba;

-         Lignite;

-         Litantracite;

-         Antracite