Sistema economico
Il sistema economico è l'insieme delle relazioni economiche che legano famiglie, attività commerciali e Pubblica Amministrazione in un certo periodo storico.
Moneta
Come facciamo a procurarci i beni e i servizi di cui abbiamo bisogno?
Principalmente tramite la moneta. Essa è lo strumento di pagamento accettato per legge in un paese, per esempio in Italia siamo tenuti ad accettare pagamenti in euro ma non in sterline. La moneta ha un valore grazie al fatto che esiste un'autorità, cioè lo Stato, che lo garantisce. Esistono tre tipi di moneta: legale, bancaria ed elettronica.
Mercato: domanda e offerta
In economia, la domanda è la quantità di un bene che famiglie e imprese sono intenzionate ad acquistare, mentre l'offerta è la quantità dello stesso bene che altre imprese vogliono vendere.
Il mercato è il luogo, anche metaforico, in cui avvengono gli scambi commerciali tra chi vende beni e servizi (offerta) e chi li acquista (domanda).
Il sistema economico di uno Stato è in realtà formato da molti mercati (per esempio il mercato immobiliare, quello dell'auto, il mercato del lavoro ecc.).
Questi possono anche oltrepassare i confini di un paese, fino a comprendere il mondo intero.
Dall'incontro tra domanda e offerta, si stabilisce il prezzo di mercato di quel bene.
La domanda e il prezzo di un bene si influenzano reciprocamente.
Per esempio se aumenta il prezzo dei fiori, meno persone saranno disposte ad acquistarne, facendone quindi diminuire la domanda.
I fiorai, vedendo scendere le vendite, abbasseranno i prezzi dei fiori per riaumentarne le vendite.
Anche l'offerta e il prezzo si influenzano: a parità di domanda, se l'offerta di un bene aumenta, il suo prezzo tenderà a diminuire. Per esempio se i produttori di pentole in ceramica triplicano, questi per vendere abbasseranno il prezzo per essere più competitivi.
Al contrario, se la produzione delle pentole diminuisce a causa di difficoltà di reperimento delle materie prime, le imprese alzeranno i prezzi perché chi desidera acquistare le pentole in ceramica sarà disposto a pagarle di più.
Reddito d'impresa
Il prezzo di un bene o di un servizio non è determinato solo dal mercato, ma anche dai costi sostenuti dall'impresa:
- per l'acquisto delle materie prime o semilavorati utilizzati;
- per il lavoro necessario (stipendi dei lavoratori);
- per il capitale impiegato (investimenti economici, macchinari, smaltimento rifiuti).
Il ricavo o fatturato di impresa è il denaro ottenuto dalla vendita di beni e servizi.
Il reddito, cioè il guadagno dell'impresa in un determinato periodo, si ottiene sottraendo dai ricavi tutti i costi (materie prime, personale, elettricità, smaltimento rifiuti ecc.), quindi è il guadagno al netto delle spese.
Il reddito dell'impresa è poi tassato dallo Stato.
Per aumentare il reddito, i manager dell'impresa possono cercare di:
- aumentare il ricavo, per esempio cercando di vendere più prodotti investendo in pubblicità, oppure aumentando i prezzi ecc.;
- diminuire le spese, per esempio comprando macchinari più produttivi, oppure scegliendo materie prime più scadenti (scelta ecologicamente non sostenibile) ecc.
Le imprese devono sempre trovare il giusto equilibrio tra spese e ricavi, tra qualità offerta e prezzo di vendita. La finalità è quella di ottenere il reddito più alto.
Modello della crescita economica
I principali modelli economici sono accomunati dal considerare l'aumento della produzione di beni e servizi come indice di ricchezza di un paese. Per aumentare la produzione è necessario far aumentare i consumi, cioè i bisogni delle persone.
Le società in cui il modello economico si propone di far aumentare i consumi sono definite consumistiche. In esse le imprese investono molto in pubblicità per far acquistare nuove automobili, telefonini, elettrodomestici, vestiti ecc.
Prodotto Interno Lordo
La crescita economica di un paese è misurata dal Prodotto Interno Lordo (PIL).
Il PIL esprime il valore dei beni e dei servizi prodotti, in un anno, in un paese. Nel calcolo del PIL italiano rientrano anche tutti i beni e i servizi prodotti dalle aziende straniere, per esempio americane o tedesche che producono in Italia, mentre non sono conteggiati i beni delle imprese italiane che producono all'estero, per esempio in Cina o in Romania.
Comparando il PIL italiano di due anni successivi possiamo sapere se nel nostro paese la produzione è aumentata, è diminuita o è rimasta stabile. Il reddito dei lavoratori e i consumi avranno di conseguenza lo stesso andamento.
Il PIL ha però dei limiti, poiché registra la produttività di un paese senza tener conto della «qualità» dei beni prodotti. Per esempio il PIL di un paese può crescere perché è aumentata la produzione delle armi, perché è cresciuta la spesa sanitaria o quella carceraria. Il PIL quindi non ci dice nulla sulla qualità della vita dei cittadini e sul benessere sociale.